28 Apr
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Acido lattico: conosciamolo meglio

Cos’è l’acido lattico?

L’acido lattico è una molecola organica che ha una formula chimica di C3H6O3. Ha un aspetto cristallino solido ad una temperatura ambiente ed ha un odore acre e pungente. L’acido lattico è prodotto attraverso la fermentazione lattica, un processo che converte il glucosio in energia e in acido lattico.

L’acido lattico è stato scoperto per la prima volta nel XVII secolo quando il chimico Carl Wilhelm Scheele ha notato che la fermentazione del latte produceva una sostanza acida. Nel XIX secolo, il chimico francese Louis Pasteur ha scoperto che i microorganismi come i batteri e i funghi erano responsabili della fermentazione lattica.

Come si forma l’acido lattico nell’organismo?

L’acido lattico è un composto organico che viene prodotto nell’organismo attraverso un processo chiamato glicolisi anaerobica, che è una via metabolica che avviene senza la presenza di ossigeno.

Il processo di glicolisi anaerobica inizia quando il glucosio, un tipo di zucchero, viene trasformato in acido piruvico attraverso una serie di reazioni chimiche. Questo processo fornisce l’energia necessaria al metabolismo cellulare e per la contrazione muscolare.

Quando l’ossigeno non è disponibile in quantità sufficiente per soddisfare le esigenze energetiche del muscolo, l’acido piruvico viene convertito in acido lattico attraverso un enzima chiamato lattato deidrogenasi. Questo processo consente alla cellula muscolare di continuare a produrre energia in assenza di ossigeno.


L’acido lattico come prodotto del metabolismo aerobico e anaerobico

L’acido lattico è un composto chimico che si genera come prodotto sia del metabolismo aerobico che anaerobico. Il suo processo di formazione è fondamentale per la produzione di energia nei tessuti muscolari, soprattutto in condizioni di intensa attività fisica. Infatti, durante l’esercizio muscolare, l’aumento della domanda di energia porta ad un aumento del consumo di ossigeno. Tuttavia, quando l’ossigeno non è disponibile in quantità sufficiente, i muscoli iniziano a produrre energia in modo anaerobico. In questa condizione, il glicogeno, una forma di zucchero conservato nel muscolo, viene metabolizzato in acido lattico tramite una serie di reazioni chimiche.

L’acido lattico, quindi, viene prodotto a causa dell’insufficienza di ossigeno nei muscoli e rappresenta un sottoprodotto del processo di produzione di energia anaerobica. In particolare, l’acido lattico viene prodotto nelle fibre muscolari a contrazione rapida (bianche), che sono coinvolte nella generazione di forza e nella veloce contrazione muscolare. Questo tipo di fibra muscolare è largamente presente nei muscoli delle gambe, ad esempio in quelli dei corridori o dei ciclisti.


L’accumulo di acido lattico e la fatica muscolare

Quando i muscoli producono energia senza ossigeno, la quantità di acido lattico nel sangue aumenta rapidamente rendendo la produzione di acido lattico più veloce del suo smaltimento con conseguente accumulo. L’accumulo di acido lattico nell’organismo può causare dolore muscolare e affaticamento, soprattutto durante l’esercizio fisico intenso o prolungato. Inoltre, l’accumulo di acido lattico fa diminuire la forza e la resistenza muscolare, impedendo il mantenimento di un ritmo di esercizio costante. Ciò può portare a una faticabilità prematura durante l’esercizio fisico, limitando la capacità del corpo di fare esercizio fisico per lunghi periodi di tempo. Infatti, l’acido lattico può provocare un’acidificazione dei muscoli (con aumento del pH interno) e la formazione di radicali liberi, con conseguente fatica muscolare e riduzione della capacità contrattile del muscolo. Inoltre, sebbene questo vada contro la credenza comune, è sbagliato considerare l’acido lattico come il responsabile dei dolori muscolari post allenamento

Quando i livelli di ossigeno tornano alla normalità, l’acido lattico viene rimesso in circolo e convertito nuovamente in glucosio attraverso il processo di gluconeogenesi, un processo che avviene nel fegato.

Inoltre, il cuore è in grado di utilizzare l’acido lattico come fonte di energia. Pertanto, nonostante sia considerato tossico, l’acido lattico non è un vero e proprio rifiuto, ma una sostanza che può essere sfruttata per sintetizzare il glucosio all’interno delle cellule.


L’effetto dell’esercizio fisico sull’acido lattico

Uno degli adattamenti del corpo all’esercizio fisico ripetuto è quello di un’aumentata la capacità di utilizzare l’acido lattico come fonte di energia. Ad esempio, gli atleti di resistenza, come i maratoneti, sono famosi per aver sviluppato una maggiore tolleranza all’acido lattico. Questa adattamento è dovuto a modifiche metaboliche e a una maggiore capacità di rimuovere l’acido lattico dai muscoli attraverso una circolazione sanguigna migliorata.

Inoltre, l’esercizio fisico in generale può avere effetti benefici sull’acido lattico e sulla salute in generale. Vari studi scientifici hanno dimostrato che l’esercizio aerobico regolare può ridurre i livelli di acido lattico a riposo, migliorare la tolleranza all’acido lattico e ridurre il rischio di malattie croniche come obesità, malattie cardiache e diabete.

L’acido lattico non è il nemico temuto della performance sportiva, ma fa parte integrante del funzionamento del nostro organismo durante l’esercizio fisico. Anzi, la regolare pratica di attività fisica può aiutare a migliorare la tolleranza all’acido lattico e la salute in generale, riducendo il rischio di malattie croniche e migliorando la qualità della vita.


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